Alla base delle polemiche, alcuni messaggi che attribuirebbero alla donna un mero “ruolo naturale di promozione e sostegno della famiglia“. Ma le donne dell’opposizione non ci stanno. Salvini: “Lavoro per la piena parità di diritti e doveri per uomini e donne”.
Polemiche a non finire per il volantino diffuso dalla Lega Giovani Salvini Premier di Crotone, per quello che doveva essere un messaggio gentile rivolto a tutte le donne, in vista dell’8 marzo. Per la Giornata internazionale della donna, infatti, la sezione locale del movimento salviniano pubblica sul proprio profilo Facebook un post contenente un attacco verso coloro che disprezzerebbero l’autentico valore della donna. Peccato però che, a disturbare molte esponenti parlamentari sarebbe stato proprio questo presunto “ruolo naturale” al femminile “volto alla promozione e al sostegno della vita e della famiglia“.
Abbastanza provocatorio nel complesso, il manifesto diffuso dalla Lega Giovani di Crotone presenta un elenco di sei punti che mettono in discussione argomenti “rosa” di scottante attualità, come quelli a difesa della “ignominiosa pratica dell’utero in affitto” o alcune proposte di legge che vorrebbero modificare le parole “mamma” e “papà” con epiteti tipo “genitore 1” e “genitore 2”. L’elenco prosegue contro l’attacco a chi pratica “una cultura politica che rivendica una sempre più marcata autodeterminazione della donna che suscita un atteggiamento rancoroso e di lotta nei confronti dell’uomo” o coloro che strumentalizzano la donna “per finalità meramente ideologiche, al solo scopo di fare la rivoluzione“.
Il messaggio è diretto e mira a toccare le corde più profonde del gentil sesso, ma l’opposizione non tarda a farsi sentire. Al messaggio leghista per l’8 marzo su Facebook, giunge, infatti, l’immediata protesta del segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali”Care amiche, volete tornare nel chiuso delle vostre case? Volete rinunciare alle vostre ambizioni, al vostro lavoro, alla vostra libertà? Ora sapete chi potete scegliere: la Lega di Salvini“.
Molto esplicita anche la reazione del vicepresidente vicaria dei deputati del Pd, Alessia Rotta con un post su Facebook dove puntualizza come il Carroccio voglia riportare “le donne sotto tutela” : “Mi auguro sia uno scherzo di cattivo gusto, ma se così non è, come temo, il vicepremier Salvini dica chiaramente se è questa l’idea di donna che Lega e governo vogliono far passare nel Paese“. Segue alla Rotta il commento del Capogruppo del Gruppo Misto, la senatrice Loredana De Petris: “Il volantino rivela una visione delle donne ridicola, imbarazzante e offensiva“.
Non potevano mancare all’appello nello schieramento contro il volantino leghista di Crotone le ministre donne del M5S Elisabetta Trenta, Giulia Grillo e Barbara Lezzi. “Il volantino diffuso in occasione della festa dell’8 marzo dai giovani della Lega a Crotone è scioccante. Leggere che ‘offende la dignità’ delle donne chi ne rivendica l’autodeterminazione suscitando un atteggiamento rancoroso nei confronti dell’uomo ci riporta indietro di decenni. Come donne di questo governo esprimiamo la nostra più profonda preoccupazione. Ci auguriamo e confidiamo che i vertici della Lega prendano quanto prima le distanze“.
Giunge da Twitter anche un contro-volantino di #facciamorete, pubblicato, però, con una premessa: “Siccome pensavamo che quelli di #Crotone fossero decisamente confusi, abbiamo fatto loro un disegno. Leggete e diffondete“. Anche qui un elenco in sei punti scritto satiricamente sul modello del messaggio della Lega: “Chi offende la dignità delle donne: chi si arroga il diritto di decidere per loro; chi sostiene leggi e decreti che favoriscono la violenza domestica. Chi pensa che la parità di genere sia una barzelletta e una battaglia da non sostenere. Chi pensa che lottare per i propri diritti sia rancore. Chi relega le donne solo a ruoli di cura domestica o di sollazzo sessuale. Chi strumentalizza le donne a tutta coloro che non corrispondono alle caratteristiche ariane di virilità, italianità e durezza“.