Gli aumenti delle rate dei mutui non si arresteranno, probabilmente, per almeno 9 mesi. A farne le spese, soprattutto chi ha un mutuo a tasso variabile, ma anche chi decide di investire nei prossimi mesi.
Tasso mutui 2022: il quadro grottesco, già preannunciato per imprese e famiglie, è quello di un’inflazione record schizzata al 9,1%, per cui la Bce ha pensato bene di rialzare i tassi di interesse di 0,75 punti base. I mutuatari a tasso variabile rischiano, così, un indiscriminato aumento delle rate, un andamento che continuerà, molto probabilmente, almeno fino al prossimo giugno.
Questa è la previsione del mercato degli Euribor (EURo Inter Bank Offered Rate) che vedrà i tassi di riferimento i utilizzati dalle banche per calcolare le rate dei prestiti indicizzati in salita nei prossimi nove mesi. A farne le spese saranno soprattutto chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile abbastanza recente, dunque soggetto al mercato, per un rincaro che potrebbe toccare per molti il +35%.
Aumento tasso mutui 2022: (forse) si salva chi ha scelto il tasso fisso.
Gli aumenti sconsiderati dei tassi non riguarda chi ha stipulato mutui a tassi fissi, malgrado l’attuale interesse del 3%, che rimangono congelati e non risentono dell’eventuale instabilità del mercato. Piuttosto sarà un guaio per chi necessita di sottoscrivere un nuovo mutuo, in quanto, benché a tasso fisso, dovrà pagare interessi superiori rispetto a chi ne ha avviato uno pochi mesi fa.
Cos’ Beatrice Rubini, executive director della Centrale Rischi Finanziari S.p.A commenta a Milano Finanza lo stato di estrema difficoltà di chi vuole investire in Italia oggi:
“Negli ultimi anni si era consolidata la tendenza a utilizzare il credito rateale per finanziare anche acquisti di importo contenuto. Adesso però rischiano le imprese, che già devono fare i conti con l’aumento dei costi di molte materie prime e, soprattutto, dell’energia”.
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Source: tg24sky.it