Un macabro ritrovamento la scoperta di un sacco pieno di ossa a Roca, località costiera tra le più gettonate del Salento. I resti erano depositati in fondo al mare, non lontano dalla costa e sono stati portati alla luce sabato scorso dai Vigili del Fuoco di Lecce e Bari. I militari stavano scandagliando i fondali, in seguito alla segnalazione di un bagnante che aveva ritrovato un osso sulla scogliera alcuni giorni fa.
Si tratta un vero e proprio enigma il ritrovamento di un sacco pieno di ossa a Roca, una Marina di Melendugno sulla costa adriatica, tra le più apprezzate del Salento. Il rinvenimento dei resti in fondo al mare è stato reso possibile in seguito alla segnalazione di un bagnante, che aveva trovato un piede sulla costa e mobilitato i Carabinieri della Stazione di Melendugno. Negli ultimi giorni, è stato scandagliato tutto il fondale sotto-costa, fino all’eccezionale ritrovamento di un sacco contente altre ossa, nella giornata di sabato.
Le operazioni di ricerca che hanno portato al ritrovamento di un sacco pieno di ossa a Roca sono state effettuate in sinergia con il comando dei Vigli del Fuoco di Lecce e Bari. In particolare, la perlustrazione dei fondali marini è stata affidata ai sommozzatori del Comando barese insieme ai Vigili del Fuoco di Lecce, con la supervisione di un elicottero AB412 del Reparto Volo Vigili del Fuoco di Bari e della Guardia costiera di Otranto.
Il sacco di ossa ritrovato nella Marina di Melendugno era depositato a circa due metri di profondità e a un centinaio di metri di distanza dalla costa, praticamente in prossimità del litorale. I resti sono ora al vaglio degli inquirenti per stabilire l’origine del macabro ritrovamento.