I 49 migranti salvati in acque internazionali dalla nave Mare Jonio, dopo lo sbarco a Lampedusa, trascorrono la loro prima notte in Italia e subito la Procura di Agrigento ha dato avvio alle indagini nei confronti del comandante e dell’equipaggio di Mediterranea Saving Humans. Il procuratore aggiunto Salvatore Vella e il sostituto Cecilia Baravelli hanno effettuato un sopralluogo nell’isola, procedendo ad interrogare l’equipaggio per accertare il reale “stato di necessità” dei soccorsi in mare, nell’ambito del filone d’inchiesta per favoreggiamento al’immigrazione clandestina contro ignoti.
Nel corso della notte di oggi, 20 marzo, la Procura ha anche disposto il sequestro probatorio della nave, con notifica al comandante Pietro Marrone da parte della Guardia di Finanza. Proprio il comandante della nave Mare Jonio, Pietro Marrone, è stato iscritto nel registro degli indagati, con due ipotesi accusatorie a suo carico: favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e violazione dell’articolo 12 del testo unico del codice della navigazione. Esso si riferisce al mancato rispetto del comandante a non procedere in acque italiane, come intimato dalla Guardia di Finanza nella notte tra lunedì e martedì.
Nella giornata di oggi sono state disposte tutte le interrogazioni necessarie all’accertamento di eventuali illegalità : nel dettaglio, verranno interrogati Pietro Marrone, il capo della missione di Mediterranea Luca Casarini, l’armatore Beppe Caccia, i restanti membri dell’equipaggio a bordo di Mare Jonio e i 49 migranti naufraghi.
Nave Mare Jonio, indagato il comandante. Salvini esulta: “Un fatto storico, che mi fa felice“
Sulla falsariga delle ultime vicende del caso Diciotti, il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini si dice molto soddisfatto della decisione della Procura di Agrigento di sottoporre a sequestro probatorio Mare Jonio: “Finalmente c’è stato un sequestro, che è stato confermato. E’ un fatto storico, un precedente storico che mi fa felice: non erano mie ipotesi che ci fossero illegalità. Vedremo… io non faccio il giudice – insiste il leader della Lega – ma evidentemente c’è qualcuno che si finge soccorritore ma in realtà è fuorilegge“.
Nave Mare Jonio, indagato il comandante. La replica di Casarini: “Non abbiamo violato alcuna legge“
Il capo della missione Mediterranea, Luca Casarini replica al sequestro della nave: “Non abbiamo violato alcuna legge, le convenzioni internazionali stabiliscono che i naufraghi debbano essere accompagnati verso un porto sicuro, e noi lo abbiamo fatto. L’unica cosa che mi interessava era che queste persone arrivassero a toccare terra in un luogo sicuro. E ce l’abbiamo fatta. Quello che succederà dopo, per adesso non conta“. E, dal suo punto di vista, “la Libia non è un porto sicuro, come ribadito anche dall’Onu“. Bisogna sottolineare, che la nave è stata sorpresa dall’arrivo di “una tempesta da sud-est, l’unica possibilità era andare verso la Sicilia“.
Sequestro Mare Jonio: Sit-In in tutta Italia per sostenere Mediterranea Saving Humans
L’organizzazione non governativa Mediterranea Saving Humans fa sapere che “da oggi pomeriggio ci saranno sit in in tutta Italia a sostegno di Nave Mare Jonio”, sottolineando che il progetto “nasce per dare voce a chi muore nel silenzio, per trovarsi laddove si vorrebbe che non ci fosse nessuno, per riuscire, fortunatamente, a salvare ieri 49 esseri umani in balia del mare da giorni. Eravamo l’unica imbarcazione civile presente e, nonostante la nostra presenza, nelle stesse ore davanti alle coste libiche almeno trenta persone perdevano la vita. E chissà quanti sono i naufragi di cui non ci giunge alcuna notizia. Chiamiamo tutte e tutti ad attivarsi in ogni città, per ribadire che i porti sono aperti e che le persone vanno salvate“.