L’indagine dei Carabinieri del N.A.S. di Roma svela un’altra ‘Casa di riposo degli orrori’ in un comune sul litorale romano. Anziani sedati e sottoposti quotidianamente a insulti, offese, botte, omissioni di cura e di beni alimentari.
Maltrattamenti anziani reiterati e vessatori è ciò che emerso dall’indagine su un presunto ospizio lager, situato in un comune del litorale romano. I Carabinieri dei N.A.S. (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma) di Roma hanno scoperto un altra ‘Casa di Riposo degli orrori’, in seguito a un’indagine preventiva di accertamento delle responsabilità.
Dopo le opportune verifiche, i militari hanno eseguito tre ordinanze di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, due ordinanze di applicazione di misure interdittive, con la relativa sospensione temporanea di esercizio professionale nella struttura indagata, e sette decreti di perquisizione disposti dall’Autorità Giudiziaria.
Anziani maltrattati e sedati
I maltrattamenti sugli anziani sono emersi nel corso di un’accurata indagine delle Forze dell’Ordine, coadiuvata da un sistema di intercettazioni telefoniche e ambientali, sia audio che video, della Casa di riposo. Le telecamere nascoste hanno individuato ripetuti comportamenti illeciti ai danni degli ospiti, come offese, botte, insulti, ricorso a sedativi e umiliazioni di ogni tipo, a cadenza quotidiana. L’indagine dei N.A.S. di Roma ha predisposto l’accertamento delle effettive responsabilità dei titolari della struttura come del personale sanitario.
Maltrattamenti anziani: accuse di botte e intimidazioni per la Casa di riposo
Ora, per la Casa di riposo della provincia romana è disposta l’accusa di “reato di maltrattamento anziani”, di natura sia fisica che psicologica. Agli indagati si contestano “sistematiche condotte vessatorie fisiche e verbali nonché reiterate intimidazioni anche mediante strattoni, colpi, insulti, minacce e lancio di oggetti“. Oltre alle umiliazioni, gli anziani subivano delle gravi “omissioni nella cura e somministrazione massiccia di farmaci sedativi, senza alcuna necessità e al di fuori di alcun piano terapeutico, così da sopire gli ospiti durante la notte evitando richieste di assistenza consentendo agli operatori sanitari di riposare indisturbati“.
Non solo gli ospiti erano sottoposti a continue vessazioni fisiche, ma i maltrattamenti agli anziani si materializzavano anche con continue privazioni di beni di prima necessità, probabilmente per ottenere maggiori guadagni dall’attività. Nel dettaglio, ai residenti dell’ospizio lager veniva “omesso l’approvvigionamento di generi alimentari/ beni di prima necessità (il latte veniva ‘allungato’ con acqua al fine di lucrare al massimo sui profitti generati dall’attività). Gli investigatori hanno anche accertato la totale “inesistenza di qualsiasi attività ludica o ricreativa per gli anziani i quali erano anche costretti a restare nelle loro camere dalle 18.00 serali fino al mattino successivo”.
Fonte: Agi.it