Il cardinale Konrad Krajewski, Elemosiniere del Papa, lo ha ribadito senza ripensamenti: “Sono intervenuto personalmente, ieri sera, per riattaccare i contatori. E’ stato un gesto disperato. C’erano oltre 400 persone senza corrente, con famiglie, bambini, senza neanche la possibilità di far funzionare i frigoriferi. Non l’ho fatto perché sono ubriaco“.
Dal Vaticano arrivano le prime dichiarazioni sul gesto inaspettato del cardinale di riattivare la corrente al palazzo occupato. L’elemosiniere del Papa è stato invaso dalle polemiche anche da una parte del mondo politico italiano. Come hanno riferito ad AdnKronos le fonti pontificie:
“Il cardinale è stato informato di una grave situazione in uno stabile occupato in via Santa Croce in Gerusalemme a Roma in cui si trovavano oltre quattrocento persone, tra cui numerosi bambini. Come elemosiniere, ha sentito il dovere di compiere un gesto umanitario, provvedendo personalmente a riattivare la corrente elettrica all’edificio“
E sulla responsabilità legale di Konrad Krajewski:
“Il gesto è stato compiuto dal cardinale Krajewski nella piena consapevolezza delle possibili conseguenze d’ordine legale cui ora potrebbe andare incontro, nella convinzione che fosse necessario farlo per il bene di queste famiglie“.