Ancora echeggia il problema irrisolto delle campane silenziose della Chiesa Madre di Carpignano Salentino, un nodo spinoso che ha avuto numerosi solleciti, pur senza risposta, da parte dei fedeli locali. Nonostante le numerose lamentele e lo svolgimento di un’assemblea dedicata nella sala riunioni Don Pino Palanga, le Autorità ecclesiastiche tacciono. Tutto ciò ha spinto i cittadini a mettere per iscritto l’insostenibilità di tale mancanza attraverso una lettera a firma dell’avv. Francesco Zacheo. La lettera è stata inviata, in triplice copia, a Mons. Donato Negro, vescovo di Otranto, a Papa Francesco, e alla Sovrintendenza per i Beni culturali.
Sulla problematica delle campane silenziose da tempo senza una precisa causa, anche negli appuntamenti domenicali e festivi, la lettera dell’avv. Zacheo si esprime in questo modo:
“Grosso rammarico e sconcerto nella comunità cristiana, ha provocato il provvedimento improvviso mesi fa, un disappunto che ha investito tutti i fedeli, la cui esistenza è scandita da secoli dal suono delle campane del’antichissima chiesa Madre, immemore fulcro della cristianità e della quotidianità dei cittadini del piccolo comune.
Le Autorità ecclesiastiche continuano ingiustificatamente a mostrare indifferenza rispetto alla richiesta di ripristinare il suono sia del mattino alle ore 6.30 che del pomeriggio alle ore 15 con i 33 rintocchi, nonchè della sera a scansione del tempo e delle funzioni cristiane.
Il campanile della chiesa Madre e il suono delle campane stesse rappresenta per l’intera comunità di Carpignano salentino quello che tradizionalmente viene definito genius loci,stante il significato culturale ed emozionale attribuito allo stesso dai cittadini carpignanesi e non solo, rappresentando espressione del carattere del paese intero”