Dopo la bruciante sconfitta e la deludente eliminazione in Champions League contro i londinesi del Tottenham, l’Inter dovrà riprendersi pe affrontare degnamente il campionato di Serie A. Domani la sfida per il rilancio sarà contro l’Udinese, con un incontro casalingo al San Siro. La partita metterà la squadra di Spalletti nella condizione di rivendicare il brutto periodo e superare la pesante botta morale dell’uscita dalla Champions.
Salvare il salvabile
Spalletti, nella conferenza stampa di oggi, ha focalizzato l’attenzione soprattutto sul lavoro svolto fino a questo momento, con dei traguardi che non devono assolutamente passare all’ombra per una partita persa: “La delusione c’è, è chiaro, ma non possiamo gettare via tutto. Abbiamo costruito un percorso e ora dobbiamo portarlo avanti, ci stiamo lavorando e per quanto mi riguarda è giusto tenere il mirino su di me e non sui calciatori. Onestamente non vedo partite che ci possono fornire una prova che il lavoro fatto fino a qui sia stato sbagliato”.
Spalletti passa, poi, a difendere la sua squadra: “I ragazzi meritano il sostegno dei tifosi. Lavorano nella maniera giusta e siamo usciti negli ultimi dieci minuti per differenza reti. La squadra per me ha fatto bene, meritavamo di vincere e abbiamo creato tanto. Poi sì, c’è stata una reazione nervosa ma non me la sento di condannare la squadra”.
Quello che serve in questo momento, è la capacità di saper dimostrare una veloce ripresa, da impegnare nella sfida contro l’Udinese: “E’ fondamentale vedere la nostra capacità in questo senso. Ci siamo confrontati in questi giorni e vedo nei ragazzi la voglia di giocare una gara come quella di domani. Sanno benissimo che è il primo passo per riprendere la marcia. Io in discussione? Mi sarei sentito così anche se avessi passato il turno, un allenatore è sempre in discussione”.
L’importante presenza di Marotta
Dalla giornata di ieri, è ufficiale l’ingresso in campo di Beppe Marotta. Questa la dichiarazione del tecnico dell’Inter: “E’ un professionista importante che darà il suo contributo. Ha l’esperienza giusta per confrontarsi dove si creano le regole del calcio e per stare nello spogliatoio. Tutti i professionisti che lavoravano all’Inter hanno lavorato con grande efficienza e qualità, per cui a questo si vanno a sommare le caratteristiche di Marotta cercando di andare più in là”.