Un’iniziativa che difende l’ambiente marino dal basso quella denominata “Molfetta fishing for litter“, che ha permesso ai pescatori della Puglia l’estrazione di circa 1200 kg di rifiuti tra le Isole Tremiti e le coste di Molfetta. L’intervento eco-sostenibile contro l’inquinamento del mare pugliese è partito nel novembre scorso ed è ancora in fase di sperimentazione: nel dettaglio, sono coinvolti 36 operatori, tra pescatori e tecnici, per un totale di 9 imbarcazioni.
Gli addetti all’operazione di pulizia del fondale marino, con l’ausilio della pesca a strascico, hanno setacciato circa 100 miglia di posidonia per ogni giornata di attività, separando immondizia e altro materiale estraneo dal pescato. I rifiuti raccolti dal mare sono conferiti in appositi cassonetti sistemati nelle aree portuali. Molfetta fishing for litter è un’iniziativa pensata per la Puglia, in collaborazione con le Capitanerie dell’Agenzia regionale per i rifiuti per contrastare l’inquinamento del mare, sull’onda dei recenti allarmi “da plastica” che sta interessando l’ecologia marina di tutto il mondo.
Dei 1200 kg di rifiuti estratti dal mare pugliese, la selezione effettuata dall’Azienda Servizi Municipalizzati di Molfetta (A.S.M.), ha esaminato per ora un campione di circa 400 oggetti: dalle analisi è emerso che il 44% del campione di rifiuti era costituito da plastica non da imballaggio, ovvero reti da pesca, di cantiere e per mitili, un 40% di altre frazioni come stracci (27%) e corde di canapa. Un 16% di rifiuti è costituito da imballaggi in plastica, di cui 9% film, 3% bottiglie e flaconi, 1% di polistirolo espanso e lo 0,03% di piatti e bicchieri.