Dopo il ritorno da Berna, con la prima sconfitta in trasferta del 2018 nello zaino, la Juventus incassa il colpo dello Young Boys ma inizia avoltare pagina, preparandosi a portare avanti il suo progetto di squadra vincente e diretta al risultato.
La sconfitta contro lo Young Boys ricorda molto bene, infatti, la capacità dei bianconeri di realizzare delle partite perse “programmate”, ovvero senza particolari conseguenze sulla missione “regina” della Vecchia Signora.
Infatti, e per fortuna dei bianconeri, la partita contro gli svizzaeri dello Young Boys è stata una caduta senza alcun risvolto negativo, grazie alla concomitante vittoria del Valencia sul Manchester United.
Non tutto il male viene per nuocere: e questo bene porta il nome di Paulo Dybala, lasciato inizialmente riposare in panchina da Massimiliano Allegri. Il suo rientro in campo è stato subito guidato dalla voglia del risultato, consacrato dallo splendido gol che fa recuperare ai bianconeri, anche se inutilmente.
Il goal di Dybala è comunque entrato nella storia dei bianconeri per essere il numero 5000 in tutta la carriera calcistica della Juventus, oltre ad essere la quinta rete del campione argentino nella Champions League 2018. , il numero 5000 nella storia della Juventus. Lo stesso Dybala è riuscito a realizzare nel finale il goal del pareggio sullo 2-2, poi annullato per fuorigioco.
Afferma Dybala a fine partita: “Una sconfitta indolore perché adesso è finito il girone, il Valencia ci ha aiutato. Ma non è bello perdere. Quando sono entrato io loro hanno iniziato a indietreggiare, perché è ovvio che noi dovevamo andare in avanti. Adesso dobbiamo pensare a quello che viene, cercare di migliorare e di non ripetere gli errori che abbiamo commesso oggi. Concentriamoci su sabato perché abbiamo una partita molto importante per il campionato. Già cinque gol in Champions? Sono contento di poter segnare, i primi anni non ne ho potuti fare così tanti, ma spero di continuare perché è una competizione a cui teniamo tanto. Al di là comunque che segni io, Cristiano o Mario, è importante vincere“.