La risposta al Governo di Strada dei Parchi, la concessionaria delle autostrade A24 e A25 che collegano Roma con l’ Abruzzo, è stata chiara ed immediata, in merito al gioco delle responsabilità relative all’aumento dei pedaggi autostradali e alla recente protesta dei sindaci per l’onere che pesa sugli automobilisti, costretti a prendere tutti i giorni il tratto delle due arterie.
Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, era intervenuto, infatti, con un post su Facebook, dichiarando che protesta dei sindaci sul rincaro dei pedaggi ‘fa solo il gioco del concessionario’. Questo il messaggio del Ministro ai sindaci manifestanti:
“C’è un messaggio che voglio mandare, ancora una volta, ai sindaci di Abruzzo e Lazio che hanno annunciato per oggi un’altra manifestazione, questa volta vicino al Senato, in merito alle autostrade A24-A25. Voglio dire loro che protestando contro il Governo si aiuta e si fa il gioco unicamente di Strada dei Parchi, il concessionario che gestisce da anni le due arterie autostradali e che ha lucrato su un bene pubblico al fine di arricchirsi”.
Così, l’accusa del Ministro Toninelli si fa chiara , evidenziando su Facebook che si tratta dello “stesso concessionario che di anno in anno ha fatto sì che i pedaggi aumentassero, perché ha caricato in tariffa il costo di doverosi interventi di manutenzione. E, nonostante ciò, ha anche lasciato che molti viadotti delle due autostrade si ammalorassero”.
Prosegue il ministro: “Capisco che molti sindaci che oggi protestano appartengano proprio a quel mondo politico che ha permesso che tutto questo accadesse, ma non si può fare campagna elettorale sulla pelle delle persone. Stiamo lavorando proprio per migliorare la sicurezza delle due autostrade e per evitare i rincari sui pedaggi già annunciati. Per il bene dei cittadini di Abruzzo e Lazio e per un uso virtuoso delle risorse pubbliche.
Abbiamo stanziato nuovi soldi per la messa in sicurezza dei viadotti della A24-A25 che hanno bisogno di interventi; abbiamo fatto nuovi controlli e spinto il concessionario a mettere in atto tutte le azioni necessarie per rendere sicure le due autostrade; abbiamo firmato i primi progetti per l’avvio dei lavori di manutenzione straordinaria.
Stiamo inoltre rinegoziando da mesi il Pef (Piano economico finanziario) con il concessionario Strada dei Parchi, Pef, scaduto nel 2013 e in questi anni mai rinnovato dai Governi del Pd. E proprio nella discussione del nuovo Pef stiamo lavorando per evitare ulteriori sprechi e quei rincari sui pedaggi contro cui protestano i sindaci. Proprio a tal fine, l’ho già detto, sottoporremo la questione all’Europa.
Ecco, alla luce di tutto ciò, voglio mandare un ultimo messaggio ai sindaci di Abruzzo e Lazio: più protestate, facendo campagna elettorale contro il Governo, più rendete difficile cambiare in meglio la situazione, e più fate un favore a quel concessionario che vi ha ridotto così le due principali arterie che collegano Roma all’Abruzzo. Noi stiamo lavorando – conclude – per cambiare quello che finora non ha prodotto risultati virtuosi, e stiamo lavorando per il bene dei territori. Intento che, mi auguro, ci accomuna”.
Ma Strada dei Parchi non ci sta e comunica, attraverso un suo portavoce, una pronta risposta alle accuse governative:
“I toni del ministro Toninelli travalicano ampiamente i livelli istituzionali che caratterizzano (o dovrebbero caratterizzare) i rapporti fra governo e concessionario. Il ministro sa benissimo (o dovrebbe sapere) che senza l’elaborazione di un Pef degno di questo nome gli aumenti dei pedaggi scatteranno ‘per contratto’.
È inutile che continui a sostenere che gli aumenti sono un libero arbitrio della Strada dei Parchi. Abbiamo sospeso, autonomamente, i rincari dei pedaggi decisi a gennaio ma senza flussi finanziari costanti “garantiti da un Piano economico e finanziario pluriennale, dovremo assolutamente ripristinarli. Ed il ministro lo sa”.