Viaggio con l’ultima puntata di “Meraviglie – La penisola dei tesori” a Lecce, perla barocca del Salento. Sollevando lo sguardo su un palazzo storico della città si può “leggere” ancora la storia di un amore negato, raccontata dal cantante dei Negramaro ad Alberto Angela.
Si parla di amore eterno con Giuliano Sangiorgi, ospite del programma “Meraviglie – La penisola dei tesori” su Rai uno, nella puntata di martedì, 9 aprile. Il cantante dei Negramaro narra un dolcissimo racconto che appartiene al passato di Lecce e al suo suggestivo centro storico, sulle cui mura è ancora possibile leggere tracce di antiche storie vissute.
In occasione della quarta e ultima puntata di “Meraviglie – La penisola dei tesori” di martedì 9 aprile 2019, Alberto Angela ha condotto i telespettatori in uno straordinario tour tra alcune delle bellezze più suggestive d’Italia, approdando anche a Lecce, centro di punta del barocco pugliese.
Ed è qui, in questo “museo a cielo aperto” del barocco leccese illuminato dal sole che Giuliano Sangiorgi riporta alla memoria di tutti “forse la più bella storia d’amore del Salento“, attraverso un dettaglio di incantevole bellezza, non immediatamente visibile se si cammina “a testa bassa”.
Mentre il conduttore Alberto Angela ci mostra le meraviglie del centro storico di Lecce, la voce dei Negramaro racconta la storia di un sentimento antico che legava due giovani nobili salentini: un amore profondo ma, come era ricorrente a quel tempo, ostacolato dalle famiglie.
La loro struggente storia d’amore, ancora visibile sulla calda pietra leccese, è ancora lì, come a ricordarci ancora una volta ciò che rimane autentico per sempre e niente e nessuno può mai cancellare.
Camminando per le stradine del centro storico di Lecce, su via Federico D’Aragona, proprio all’angolo con vico dei Theutra, da piazza Sant’Oronzo a porta San Biagio, è visibile una piccola testa di donna, impressa in alto all’angolo di un palazzo ottocentesco . Un volto che da secoli tramanda ai leccesi la triste sorte di una ragazza, a cui è stato negato il suo sogno d’amore.
Gli abitanti di Lecce conoscono bene la struggente leggenda, che si lega indissolubilmente a quella piccola pietra angolare e il cantante dei Negramaro testimonia a Meraviglie il suo dolce ricordo.
“Si racconta che ci sia stato un amore platonico fra i figli delle due famiglie dirimpettaie. Il padre di lei decise di murare la finestra, e la ragazza allora si uccise. Il ragazzo decise quindi di raffigurare il viso di lei sulla pietra, perché quell’amore fosse eterno e non potesse mai avere fine“.
La bella voce dei Negramaro “incornicia” il cammino di Alberto Angela tra le meraviglie di Lecce con questa bella storia d’amore eterno, ma contrastato da famiglie troppo egoiste, forse, per pensare che esistano sentimenti più grandi di loro, in grado di sovrastare le loro leggi troppo umane.
Come spiega Giuliano ai telespettatori di Meraviglie su Rai uno, non si viene a conoscenza della storia di “Romeo e Giulietta” del Salento, senza prima “sollevare lo sguardo”. Basta fermarsi un attimo e dirigersi oltre il noto e l’immediatamente visibile, per scoprire quanta bellezza ci possa circondare. Bellezza che non riusciamo a cogliere così facilmente, persi nella nostra isterica fretta che ci obbliga a guardare solo avanti.
“Ho cominciato a guardare Lecce dal basso verso l’alto solo quando sono tornato dall’America con i Negramaro. a volte non ci si accorge della bellezza che ci circonda. E così ho iniziato ad alzare lo sguardo e osservarla, come se guardassi i grattacieli di New York“.