Con il nuovo Decreto Legge Aiuti bis è revocato il bonus 200 euro, sostituito da lievi aumenti dello stipendio fino a dicembre. A chi spetterà una retribuzione più alta? Saprà competere con l’attuale inflazione in Italia?
Buste paga più alte saranno già effettive a partire dal mese di agosto fino a dicembre (più arretrati di luglio) per alcune categorie di lavoratori. Gli aumenti delle pensioni, invece, potrebbero essere in arrivo da settembre. Come effetto della conversione del precedente Decreto Aiuti di maggio, il Governo ha revocato l’indennità una tantum di 200 euro, in favore di una quota mensile costante ma di più bassa entità.
Come attestato nel Dl Aiuti bis da 14,3 miliardi, tale cifra verrà recuperata attraverso il taglio del cuneo fiscale (differenza tra stipendio lordo e netto in busta paga), incrementando l’esonero contributivo.
Nelle intenzioni del Governo, l’aumento dello stipendio attraverso la decontribuzione, avrebbe come obbiettivo di accrescere il potere di acquisto di chi percepisce un reddito più basso. Nei fatti, però, tale beneficio non è un diritto per tutti. A ciò si aggiunge che si erogherà una cifra talmente irrisoria, se rapportata all’attuale tasso di inflazione in Italia al 6,3%, da rendere impensabile un ‘sollievo’ economico dei beneficiari per i prossimi sei mesi.
Busta paga aumento da agosto: chi ha diritto a un aumento dello stipendio con la decontribuzione.
Il nuovo Decreto non prevede più le 200 euro a beneficio di un ampio spettro della popolazione, ma solo aumenti in busta paga solo per alcune categorie di lavoratori. I beneficiari del DL Aiuti bis 2022 sono coloro che raggiungono un importo lordo di 35 mila euro, di 28 mila e di 15 mila euro all’anno.
Per sostenere questa misura, si incrementerà il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori, attraverso la decontribuzione. L’attuale esonero contributivo di 0,8% già in vigore, slitterà, così, a 1,8% fino a dicembre 2022.
Buste paga aumento: quanto aumentano gli stipendi?
Si tratta di un risicato aumento in busta paga (il già citato 1,8%), “proporzionale all’entità del reddito”. Ciò comporta l’erogazione un importo minore a chi percepisce uno stipendio più basso. Questi i nuovi stipendi a partire da agosto per i dipendenti pubblici e privati:
- Redditi fino a 35mila euro lordi annui: 27 euro al mese;
- Redditi fino a 28mila euro lordi annui: 22 euro al mese;
- Redditi fino a 15mila euro lordi annui: 12 euro al mese.
Gli aumenti saranno in vigore per sei mesi fino a fine anno e sarà retroattivo per il mese di luglio. Questo meccanismo cambia sostanzialmente quello del Bonus 200 euro, erogato a sostegno della popolazione con le retribuzioni più basse
Non solo aumento delle buste paga: a settembre pensioni più alte
Il Decreto Aiuti bis potrebbe portare un piccolo incremento anche in favore delle pensioni, la cui rivalutazione a gennaio 2023 è stata anticipata. L’anticipo della rivalutazioni di tre mesi per le pensioni, dovrebbe attestarsi con aliquota intorno al 2% a partire da settembre (o ottobre).
Tradotto in cifre, si tratterebbe di un aumento davvero misero se rapportato agli attuali rincari di beni e servizi (per non parlare della sanità).
- 6 euro mensili per un invalido parziale;
- 10 euro al mese per le pensioni minime;
- 20 euro mensili per una pensione di 1000 euro. Ovviamente, stiamo parlano di cifre al lordo.
Ovviamente, stiamo parlando di cifre calcolate al lordo.