In un’intervista al Corriere della Sera la showgirl racconta le gioie e i dolori della sua lunga carriera nel mondo dello spettacolo fino a oggi. La Del Santo sul figlio avuto con Eric Clapton: “… Il destino è fatto di secondi…”.
Lory Del Santo oggi ha tanto da raccontare della sua lunghissima carriera di showgirl e sulla sua vita privata e lo fa attraverso una lunga intervista al Correre della Sera. Nelle memorie autobiografiche della showgirl di Verona, possiamo trovare momenti gioia e di passione, intervallati da eventi drammatici, come la morte dei suoi tre figli.
Classe 1958, la carriera di Lory Del Santo incomincia all’età di 16 anni, anno in cui ha esordito come valletta del Festivalbar 1975. La sua esistenza è stata costellata da moltissimi amori illustri, che lei non ha alcun imbarazzo a ricordare.
Le storie d’amore di Lory del Santo svelate al Corriere della Sera: da George Harrison a Gianni Agnelli.
La vita privata di Lory Del Santo raccontata nell’intervista al Corriere è stata un continuo fluire di amori appassionati con personaggi famosi. Tra i suoi ricordi più cari, spicca la breve relazione con George Harrison, lo storico chitarrista dei Beatles. A proposito dei famosi “tre giorni di passione in un hotel” con Harrison, la soubrette racconta:
Ci sono stata tre giorni. Fece chiudere la piscina di un hotel 5 stelle per stare da solo con me. Fece arrivare sushi, fu pazzesco. Parlammo per ore”.
La Del Santo ha avuto una relazione anche con Gianni Agnelli, che aveva già definito un “uomo speciale“, durante un’intervista a Peter Gomez nel 2019. Di lui ricorda al Corriere della Sera:
L’ho frequentato per due anni, voleva che fossi sempre lì: a Parigi, a Torino, in barca… Mi voleva alle sue cene per soli uomini, con lui, Jas Gawronski, Mario d’Urso… Credo che tanti uomini mi hanno voluta perché sono di compagnia, rispettosa, non pretendo nulla. Non sono mai stata con qualcuno per un ritorno economico, ho amato l’unicità, l’intelligenza, l’eclettismo. Se c’è un uomo irraggiungibile, mi piace dire: l’ho conosciuto”.
E intorno al flirt di Lory con il compianto produttore egiziano Dodi Al-Fayed:
Lo conobbi al Byblos di Saint Tropez. Stemmo insieme per un long weekend. Mi presentò addirittura suo padre”.
La Del Santo oggi è impegnata sentimentalmente con Marco Cucolo, modello di 30 anni, con cui ha partecipato all’edizione dell’Isola dei Famosi 2022.
Il dramma dei tre figli morti di Lory Del Santo oggi così ricordati.
Non solo gioie nella vita privata della Del Santo, ma per la ‘The Lady’ ci sono stati momenti molto duri da superare. Il primo evento tragico è stata la perdita del figlioletto Conor il 20 marzo del 1991, nato dalla relazione con Eric Clapton, che aveva conosciuto nel 1985 in un locale, durante una tournée italiana del cantante.
Circa un anno dopo, dal loro amore nacque un figlio, ma, all’età di soli cinque anni, il piccolo morì precipitando dal 53° piano del grattacielo Galeria di New York. Per un errore fatale, un addetto alle pulizie lasciò una finestra aperta causando la sciagurata morte di Conor.
A distanza di più di trent’anni, così Lory Del Santo racconta il buio precipitato nella sua vita, insieme a suo figlio:
Il destino è fatto di secondi. Due secondi prima, non sarebbe successo. Chissà quante volte per due secondi le cose invece non sono accadute e magari sono rimasta viva io. Ora, vado avanti pensando: ci sono ancora. Se no, entri in depressione e non ne esci. È come essere sepolto vivo, ti buttano col badile la terra sopra e tu vedi tutto, ma, quando vanno via, tu, con un dito, riesci a liberarti. Vedo quest’immagine di continuo. E che tiro fuori le dita e sopravvivo”.
La showgirl ha avuto un’altra perdita, ovvero la morte del figlio avuto con il tennista olandese Richard Krajicek, nato “prematuro e perfetto” ma morto dopo solo due settimane dalla nascita per un’infezione. Ma, ben presto, la ‘Lady of Verona’ ha dovuto affrontare un dolore ancora più grande quando il figlio diciannovenne Loren Del Santo si è suicidato nel 2018, negli Stati Uniti.
Al figlio suicida della Del Santo era stata diagnosticato, dopo il decesso, un disturbo mentale. l’anedonia, ovvero “l’incapacità, totale o parziale, di provare soddisfazione, appagamento od interesse“. Questo il suo struggente ricordo:
Gliel’hanno diagnosticata postuma. Io ho sempre solo pensato che fosse speciale, perché era bravo, buono, non si è mai drogato o avuto brutte amicizie. Come immaginare una malattia mentale? A scuola, gli insegnanti mi dicevano: sta sempre da solo, ma è bravo. L’unica anormalità era che era troppo intelligente: parlava poco, ma se parlava, diceva cose fulminanti“.