Il Comune di Salve nega allo stabilimento balneare Reem Beach l’autorizzazione a costruire a proprie spese una passerella-pontile, per garantire accesso al mare anche ai disabili. La diffida dell’imprenditore alle Autorità e la lotta per un turismo più sostenibile nelle spiagge del Salento.
Spiagge Salento per disabili: il mancato accesso al mare. – La battaglia per rendere la balneazione più sicura e accessibile ai disabili comincia a Pescoluse, ridente località marina sul versante ionico, appartenete al demanio di Salve. Il 30 maggio scorso, la struttura turistico-ricreativa Reem Beach aveva richiesto al Comune l’autorizzazione a costruire, “a propria cura e spese“, una passerella-pontile galleggiante per disabili. Una struttura sicuramente necessaria su quel tratto di costa piuttosto impervio e selvaggio, a causa della presenza di scogli tra il bagnasciuga e l’acqua bassa.
Il Reem Beach di Pescoluse si è, infatti, dotato di tutti i comfort per garantire ai diversamene abili la permanenza e la fruizione dei servizi nella struttura. Senza la concessione comunale, però, nulla può fare per dotare loro di una sicura accessibilità al mare antistante.
Dopo il mancato riscontro da parte del Comune per la suddetta richiesta, immediata è stata la reazione del titolare Cosimo Ratta. L’imprenditore ha provveduto a inviare una diffida all’Amministrazione salvese. L’invito è quello di concedere la realizzazione di un’opera di una certa rilevanza sociale, oltretutto pensata per la pubblica utilità e non solo destinata ai clienti della struttura.
Mare negato ai disabili nelle spiagge del Salento: la diffida del Reem Beach al Comune di Salve.
Secondo quanto dichiarato nella diffida dell’imprenditore Ratta agli amministratori salvesi. la passerella su quel tratto di Pescoluse doveva essere destinata al pubblico uso, non solo ai clienti del Lido. La passerella-pontile progettata dal Reem doveva essere dotata anche di un piccolo scivolo per disabili, data la disponibilità in struttura della sedia JOB, valida a tale scopo.
Il Reem Beach, pur avendo un area di pertinenza su proprietà privata, infatti, garantisce anche ai fruitori della spiaggia libera l’accesso ai propri servizi igienici e di sicurezza alla balneazione, come salvamento e pronto soccorso.
Tra le righe del documento che sollecita il Comune a intervenire, l’imprenditore esprime le motivazioni della sua richiesta:
il tratto di litorale limitrofo alla struttura presenta una particolare morfologia che rende disagevole se non pericoloso l’accesso al mare soprattutto per bambini e soggetti diversamente abili.
Si evince, infatti, la presenza di roccia affiorante (spesso tagliente) mista a sabbia nella zona tra il bagnasciuga e l’acqua bassa. Oltre a tale naturale situazione lo stesso risulta totalmente in stato di abbandono, non fruibile non solo da soggetti non abili ma da chiunque. Giacché privo del benché minimo intervento del Comune di Salve.
Comune satisfattivo degli obblighi imposti dalla normativa vigente, ancor più ‘degradato’ per i miasmi provenienti dal ristagno delle acque del canale che sfocia nei pressi, tali da rendere insalubre l’ambiente circostante.
Diffida di Reem Beach al Comune di Salve
Quando la normativa sulla sicurezza in spiaggia e al mare è un obbligo per i Comuni.
L’imprenditore si affida anche alla normativa vigente, che obbliga i Comuni a garantire a tutti l’accesso al mare e in qualsiasi spiaggia libera del Salento in sicurezza.
Disposizioni regionali vigenti (legge n. 17/2015; PRC; Ordinanza Balneare 2022) e le disposizioni della Capitaneria di Porto (ordinanza Sicurezza Balneare n 61/2022).
Costituisce obbligo per il Comune costiero garantire alla collettività l’utilizzo della spiaggia libera in totale sicurezza. In particolare è fatto obbligo di assicurarne la salubrità, garantendo l’igiene e
la pulizia nonché la predisposizione del servizio di salvamento.Tutto ciò, ai fini dell’effettiva fruibilità (compreso ovviamente l’accesso al mare) anche da parte dei soggetti diversamente abili, e la installazione di sufficienti ed idonei servizi igienici e di primo soccorso.
Diffida di Reem Beach al Comune di Salve
Il problema delle spiagge attrezzate per disabili, ma non per il loro accesso al mare, è un argomento di stringente attualità, come rilevato in quest’articolo di La Repubblica sul mare negato ai disabili di Terracina.
Spiagge Salento per disabili: negato pontile a imprenditore senza costi per il Comune. La beffa delle autorizzazioni concesse “per gioco” sullo stesso tratto di mare.
Nella sua diffida al Comune di Salve, il titolare del Reem Beach ha anche riscontrato alcune incoerenze “intollerabili” nell’ambito delle autorizzazioni a mare. Sul medesimo tratto di costa a Pescoluse la stessa Amministrazione ha concesso la costruzione di una pedana galleggiante a un altro stabilimento balneare. Tale struttura è destinata a un puro scopo ludico e non per le persone diversamente abili. Questa l’accusa mossa dall’imprenditore.
Tanto risulta ancor più intollerabile, laddove in questi giorni si ha notizia, dell’installazione a Lido Maldive del Salento, sito a poca distanza, di una lunga pedana galleggiante. La pedana, peraltro simile a quella proposta dalla scrivente società, è stata pubblicizzata ‘per la gioia di grandi e piccoli‘. Essa è stata autorizzata da codesta Amministrazione a tutto vantaggio di una struttura privata. Evidentemente, per finalità ludiche e non per agevolare la fruibilità del mare alle persone disabili”.
Diffida di Reem Beach al Comune di Salve
Su RadioNorba online il VIDEO della notizia.