Nel 1970, Janis Joplin venne trovata senza vita nella sua camera d’hotel a Los Angeles. Oggi ricorre il 50° anniversario dalla morte della cantante statunitense, ma la sua voce leggendaria continua ad incantare intere generazioni di blues rock.
Era il 4 ottobre 1970, quando Janis Joplin venne trovata morta nella sua stanza al Landmark Motor Hotel di Los Angeles, in California, a soli 27 anni. Un’altra leggenda del blues rock mondiale era andata via e, a distanza di 50 anni dalla sua morte, si può sentire ancora l’eco della sua voce rabbiosa e potente.
Con gli occhi trasognati e le sonorità magnetiche del suo canto, Janis Joplin aveva il potere di incantare le platee, ma non quello, forse, di placare il suo tormento interiore. Dagli esami effettuati da Thomas Noguchi, capo corner della contea di Los Angeles, si evinse che il decesso della cantante era stato causato da un’overdose di eroina, avvenuta il giorno prima del suo ritrovamento, il 3 ottobre del 1970.
Janis Joplin a 50 anni dalla sua morte: una “stella cometa” nel cielo del rock.
Proprio oggi, dunque, ricorre il 50° anniversario dalla scomparsa di Janis Joplin, “una delle migliori interpreti bianche di blues di tutti i tempi“. La cantante statunitense ci ha lasciato in eredità la sua musica immortale, con brani che sono diventati colonna sonora della nostra vita, attraverso cinema, TV, spot.
La breve carriera artistica di Janis Joplin non ha compromesso, infatti, il suo successo e la sua immortalità nel mondo della musica rock blues. La “stella cometa” del rock, ha cominciato a brillare nella seconda metà degli anni ’60, con esordio nel mainstream musicale nel 1967, accanto al suo primo gruppo rock californiano Big Brother and the Holding Company. In questo periodo artistico risalgono alcuni pezzi leggendari come Summertime e Piece of my Heart.