Il capoluogo foggiano si attesta al 26,5%, in questo rapporto realizzato da Legambiente Puglia con l’Assessorato alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia e di Anci Puglia.
Giunto alla XI edizione, l’osservatorio annuale dei Comuni Ricicloni di Puglia 2018, ha presentato un’interessante rapporto sullo stato della raccolta differenziata pugliese. La presentazione al pubblico dei dati riferiti al 2017 e ai primi nove mesi del 2018, è stata fatta nella mattinata del 14 dicembre a Bari. Lo squarcio della situazione presentato da questo rapporto sul fronte della gestione sostenibile dei rifiuti, vera spina del fianco dell’emergenza ambientale italiana, ci presenta un quadro sostanzialmente migliorato, pur con alcune lacune ancora insanabili.
Vi sono comunque Comuni dalle performance più meritevoli, per cui è sto insignito l’inedito premio Io Sono Legale, riconoscimento attribuito a quelle Amministrazioni Comunali che hanno svolto un’intensa campagna contro il fenomeno del “sacchetto selvaggio”. I beneficiari di questo premio hanno condotto una strategia punitiva nei confronti dei colpevoli di reati ambientali, come l’abbandono indiscriminato dei rifiuti nelle strade cittadine e campestri. In questa edizione di Ricicloni 2018, il nuovissimo premio è stato assegnato ai comuni di Bari, Manfredonia e Lecce.
Dal rapporto è emerso come “sale al 50,5% la media percentuale regionale di raccolta differenziata e diminuisce lo smaltimento in discarica fino al 43% dei rifiuti urbani prodotti”. In totale, sono stati rilevati 55 Premi Comuni Ricicloni, di cui 29 Premi di Seconda Categoria, 22 Menzioni Speciali Teniamoli d’Occhio, 7 Menzioni Speciali Start Up. Solo a Bari, la polizia locale impegnata nella salvaguardia dei rifiuti ha inflitto, negli ultimi due mesi, ben 1300 sanzioni in città. Questo il commento di Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia:
“In questa edizione aumentano i Comuni virtuosi e grazie al loro lavoro meritorio, che oggi premiamo, la media percentuale regionale di raccolta differenziata è cresciuta di ben dieci punti percentuali rispetto allo scorso anno e di conseguenza si è ridotta la quantità di rifiuti urbani smaltita in discarica. Tuttavia, gli sforzi dei comuni ricicloni rischiano di vanificarsi di fronte alla carenza impiantistica e all’assenza della filiera del riciclo, importante per valorizzare le frazioni differenziate. Nulla di nuovo si è concretizzato in merito alle priorità di realizzazione dell’impiantistica necessaria al trattamento della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata. Da anni sosteniamo l’urgenza di chiudere e rendere sostenibile un ciclo dei rifiuti, ostaggio di un’eterna emergenza sempre dietro l’angolo. Per rendere virtuosa e circolare l’economia in Puglia serve ridurre la produzione dei rifiuti, interrompere l’uso delle discariche, realizzare la rete degli impianti di selezione, trattamento e riciclo, e responsabilizzare i cittadini attraverso una capillare informazione”.
Alla presentazione del rapporto dei Comuni Ricicloni di Puglia, oltre al presidente di Legambiente Puglia, erano presenti Antonio Decaro, presidente di ANCI, Giovanni Francesco Stea, assessore alla Qualità dell’Ambiente Regione Puglia, Domenico Vitto, presidente di ANCI Puglia, Fiorenza Pascazio, presidente di AGER e Delegata Ambiente e Rifiuti ANCI Puglia, Gianfranco Grandaliano, direttore generale di AGER Puglia, Fabio Costarella, responsabile Progetti Territoriali Speciali CONAI e Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente.