Il Tribunale di Catanzaro ha assemblato in un processo unico i due iter giudiziari che ruotano intorno alle inchieste “Robin Hood” e “Calabria Etica”. Entrambe le indagini sono destinate a chiarire eventuali corruzioni nell’ambito della distrazione dei fondi comunitari del Credito sociale e dell’assunzione clientelare. L’accusa di condotta illegittima riguarda 250 collaboratori nella fondazione in house della Regione Calabria.
Tra gli indagati delle due inchieste Robin Hood e Calabria Etica troviamo l’ex assessore regionale di Forza Italia Nazzareno Salerno, che, comunque, è stato reintegrato in Consiglio regionale, l’ex presidente di Calabria Etica Pasqualino Ruberto, l’ex direttore generale del Dipartimento Lavoro della Regione Calabria, Vincenzo Caserta, più il gruppo del collegio dei revisori dei conti della fondazione Calabria Etica.
Le operazioni della Guardia di Finanza di Vibo Valentia e il Raggruppamento operativo speciale dell’Arma dei Carabinieri (Ros) di Catanzaro ha confermato la presenza di un “Comitato d’affari”che avrebbe deviato una serie di finanziamenti comunitari, assolutamente vincolati alla realizzazione del progetto regionale “Credito sociale”. I fondi sarebbero stati distratti su conti correnti di società private, alcune con sede legale anche fuori dai confini italiani.