Nel video Witty tv e Mediaset l’esibizione degli Esteriore Brothers di sabato 16 novembre 2019.
Le lacrime di Sabrina Ferilli a Tu sì que vales, commossa dalla storia di quattro fratelli immigrati in Svizzera
Momenti di intensa emozione a Tu sì que vales 2019, con le lacrime di Sabrina Ferilli emozionata dalla storia degli Esteriore Brothers. Non solo l’attrice e giudice pop del talent di Canale 5, ma tutto il pubblico in sala si è commosso per il passato dei quattro fratelli di origini siciliane, immigrati in Svizzera.
Storie di immigrazione, come le tante che hanno caratterizzato la nostra Italia. Ognuna porta con sé un po’ di dolore, con milioni di persone che hanno dovuto abbandonare la propria terra, attraversare il confine delle Alpi per cercare un po’ di fortuna. Nell’ultima puntata di Tu si que vales di sabato 16 novembre, gli Esteriore Brothers hanno interpretato tutti e una versione di “Uomini soli” dei Pooh.
News Tu si que vales: Sabrina Ferilli piange per il passato dei quattro fratelli
Ma non è stata tanto la performance dei quattro fratelli ad intenerire il cuore di pubblico e dei giudici di Tu si que vales, quanto ciò che hanno dovuto subire allontanandosi dala loro terra d’origine, la Sicilia. Il pianto di Sabrina Ferilli per gli Esteriore Brothers è stato seguito dalla tenera dichiarazione dell’attrice a Maria De Filippi:
“Mi ha fatto piangere la storia. Mi ha fatto tenerezza la famiglia, l’emigrazione, tante cose. Sono stati anche molto bravi, immagino che loro siano felici di tornare in Italia. Chi parte non credo lo faccia mai a cuor leggero”
Anche Maria De Filippi si lascia andare a parole dolci nei confronti dei fratelli immigrati in Svizzera:
“L’impressione generale e il sentimento che fate muovere è solo che positivo. Quattro fratelli che si vogliono bene, tutti molto educati, protettivi l’uno con l’altro. Un’immagine positiva, di sacrificio, amore, amicizia e rispetto tra di voi. Questo è quello che penso abbia commosso Sabrina. La storia che c’è dietro una famiglia come la vostra, ad esempio il nonno che dalla Sicilia va in Svizzera a lavorare… È chiaro che voi non pretendete di essere un gruppo che vuole fare un disco, ma siete quattro ragazzi che cantano. Non mi sembra giusta la critica che vi è stata mossa, da autodidatti per di più“.